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lunedì 6 giugno 2011

Quei padani di Corleone

Correva l'anno 1237, Federico II di Svevia governava quella potenza internazionale, splendore del mondo conosciuto, che era il Regno di Sicilia.
Aveva da poco allontanato le ultime resistenze arabe, spopolando alcune zone della Sicilia, tra le quali Corleone (il cui nome è probabilmente di origine araba).

Federico per ripopolare questa terra la diede in concessione al miles  Oddone De Camerana che condusse con se uomini provenienti da quelle città e campagne dell’Italia padana travagliate da una profonda crisi economica e sociale; quando l'emigrazione avveniva da nord a sud.


I Padani avevano avuto un ruolo importante nella lotta contro gli Arabi di Sicilia, anche durante l'epoca normanna e, ovviamente, quelli stanziati a Corleone, diventandone l'ossatura sociale ed economica, erano tutti di fede ghibellina.

Infatti, i corleonesi inviarono le loro milizie in soccorso a Corradino contro Carlo I d’Angiò, subendo poi le dovute ritorsioni durante la dominazione "francese". Non a caso li ritrovate in prima linea durante il Vespro,
tra le prime città ad aderire alla rivolta di Palermo con 3.000 soldati guidati da Bonifacio De Camerana.

Se si pensa che oggi Corleone viene dipinta simbolo della presunta mafiosità della Sicilia, regno di Riina, il cui nome viene legato a stragi e misfatti vari, verrebbe da dire ai detrattori che considerano il fenomeno mafia come una componente antropologica, addirittura connaturata nella cultura siciliana, che forse dovrebbero rivedere qualcosina. Lo sapranno quelli del quotidiano "La Padania" che a più riprese hanno dedicato articoli a questa città: 'Le imprese mafiose qui dominano ancora' o 'Corleone "spara"'.

Daniela Gambino, 101 storie sulla Sicilia che non ti hanno mai raccontato,
Newton Compton Editori, 2010
corleonedialogos.it
storiamediterranea.it
mondimedievali.net
cittanuove-corleone.it
it.wikipedia.org

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